Page 252 - Vida y Obra de Vizcardo Guzman - Vol-1
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Volumen  1
                                                             Viscardo y la rebelión de Túpac Amaru
            contro, e la rapidità dei progressi fatti dal detto inca, sono forte riprove di
            questa congettura. Altrimenti non so capire come gl’indiani, vivendo promis-
            cuamente con i creoli ecc., sprovvisti d’armi, senza lumi ecc., abbiano potuto
            prevalere dappertutto contro gli spagnuoli, creoli, misti ecc., presso i quali
            si trovano tutte le qualità e istrumenti necessarii per rendere la loro forza di
            molto superiore a quella degl’indiani.
                    In questo momento le gazzette ci annunziano che il caposquadra Jons-
            thone é entrato nel fiume della Piata con 3 mila uomini di sbarco. Io non
            capisco in me stesso, dalla gioia di vedere gl’inglesi in possesso del posto più
            importante, per cui solamente gli spagnuoli potevano, con qualche sperenza
            di successo, attaccare il Perù. Questo avvenimento ci svela la próvida condotta
            dei oculatissimo ministro della Gran Bretagna.
                    Qui fermerò il corso alle mie riflessioni per passare a dare a VS. un
            piccolo saggio di quello che a mio parere nascerà da questa rivoluzione e dal
            soccorso si opportunamente prestato al Perù. Tutta l’America meridionale, da-
            ll’isthmo de Panamá fino a Buenos Ayres, si staccherà dal dominio spagnuolo;
            tutte le provincie limitrophe del Perù ne hanno tal dipendenza che, avendo le
            medesime raggioni di disgusto, debbono essere trasportate dal suo esempio.
            Se questi popoli sono provveduti d’armi sufficienti e di buoni uffiziali, con
            hanno da temere la potenza borbonica; la distanza e la situazione dei luoghi ed
            il numero e bravura sperimentata dei sollevati, garantiscono la mia asserzione.
                    Il Perù, comprese le provincie di Quito e Tucumán, che una volta for-
            mavano uno stesso impero, in cui fin al giorno d’oggi si parla la lingua peruvia-
            na; il Perù, dico, deve contenere più sette millioni di abitanti di tutte le razze.
            Con quali forze si potrebbe intraprendere la conquista di quei popoli, ovvero
            con quali reggioni indurgli alla riconciliazione? Dunque quella sorgente di ri-
            chezze é rifinita per sempre per la Spagna, e per lungo tempo sola l’Inghilterra
            ne goderà i prodoti; non é facile calcolare le somme che coleranno dal Perù:
            basta che V.S. consideri le richezze annuali trasportate dai vascelli di registro,
            e le somme considerabili che il solo commercio di contrabbando produceva
            una volta agl’inglesi della Jammaica per confessione loro, e che il commercio
            del Mare Pacifico, accordato con molte restrizioni ai francesi nel principio del
            secolo ed essercitato da essi per pochi anni, reistabili la Francia dai disastri
            della guerra della succesione; é noto che i soli mercanti di Saint-Maló fecero a
            Luigi XIV un donativo di 30 millioni di lire tornesi cavati dai guadagni fatti in
            detto commercio.



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