Page 197 - Vida y Obra de Vizcardo Guzman - Vol-1
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Nueva Colección Documental de la Independencia del Perú
             Vida y obra de Juan Pablo Viscardo y Guzmán
                    Al Señor dueño muy respetable, el señor don Pedro Rodríguez mar-
            qués de Campomanes, caballero de la distinguida orden de Carlos III y primer
            fiscal del real supremo Consejo de Castilla. Madrid.




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                    MEMORIAL DE JOSE ANSELMO Y JUAN PABLO VISCARDO, CITADO EN
                                      EL DOCUMENTO ANTERIOR

                    Memoria cocernente gli affari dei fratelli Anseimo e Paolo Viscardo
            de Guzmán, della cittá d’Arequipa nel Perú, ex gesuiti secolari dimoranti in
            Massa.
                    Don Gasparo Viscardo de Guzmán, che mori in Maxes, della diocesi
            d’Arequipa nel Perú, institui esecutore testamentario e tutore de’ suoi figli il
            sacerdote don Silvestro Viscardo de Guzmán, suo frattello. Non avendo detti
            frattelli fatto finora varuna divisione de’ beni, detto don Silvestro continuo
            amministrando l’azienda commune per lo spazio di quindici anni circa, cioé
            fino all’anno 1765, in cui detta azienda fu divisa in due parti uguali, che una,
            del valore di cinquantaduemila pezze circa, fu aggiudicata e detto don Silves-
            tro, e l’altra metá agli eredi del defonto don Gasparo.
                    Questi, in numero di sette frattelli (cioé cinque donne, due delle quali
            monache e tre maritate, e gli suddetti due frattelli Anseimo e Paolo, che si
            trovavano gesuiti nella cittá di Cuzco) divisere l’azienda paterna in porzioni
            uguali, essendo stati detti due frattelli artifiziosamente indotti a dare la pro-
            cura necessaria al loro cognato, or deffonto, don Manuele Quixano, il quale
            s’incaricó di amministrare le porzioni di detti due fratelli assenti, e di pagarne
            loro annualmente i fruti al tempo della loro rainunzia, quale poi non é mai
            seguita.
                    D’allora in poi i due fratelli non hanno avuto il minimo riscontro del
            risultato dell’enunziata divisione, di maniera che ignorano affatto lo stato di
            detti loro beni, né anno da chi reppetere i frutti arretrati da quel tempo in
            qua. Poiché le lettere che dopo nove anni di silenzio hanno ricevetu dal Perú
            (ch’é una del signore don Raimondo Bedoya Mogrovejo in data de’ 15 gennaio
            1777, altra della reverenda madre Narcisa Viscardo in data 26, altra di donna
            Maria Gregoria Viscardo in data 27 di detto mese ed anno, tutte e tre scritte
            in Arequipa; e ultimamente una altra del reverendo fra Pietro Viscardo de



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